Le Connessioni Internet  ADSL - VDSL - FTTH

È cosa di tutti i giorni avere a che fare con una connessione Internet. Nonostante il moltiplicarsi di offerte ADSL che promettono a circa il 99% della popolazione italiana l'accesso ad una connessione veloce, ancora oggi si fa a fatica a capire le differenze fra le varie modalità di connessione.

Oggigiorno la TV, i giornali, le compagnie telefoniche e le persone normali intendono per connessione ad Internet l' ADSL, andando ad inserire in questo acronimo (Asymmetric Digital Subscriber Line) tutta una vasta gamma di possibilità che fanno certamente parte dell'allaccio al Web ma attraverso tecnologie e metodi molto diversi fra loro.

Cerchiamo quindi di capire quali sono tutte queste varie sfaccettature che compongono l'offerta di allaccio alla rete Internet, spiegando e sottolineando le differenze fra le varie tipologie di connessione.

PICCOLA MA IMPORTANTE PRECISAZIONE
: in questa pagina verranno utilizzati termini quali "cabinet" e "centralina".
Per cabinet si intende l'armadio su strada dove sono presenti gli allacci ad Internet per un quartiere. Per centralina si intende, invece, la struttura centrale da cui partono tutti i cavi che infine confluiscono, appunto, nei cabinet.

ADSL - ADSL2 - ADSL2+

L' ADSL normale, o semplicemente ADSL, è quel tipo di connessione che arriva nelle nostre abitazioni con il classico cavo di rame e che confluisce in un modem/router, dispositivo che poi si occuperà, tramite cavo Ethernet o Wi-Fi, di distribuire la connettività in tutta la casa. Apparsa all'inizio degli anni 2000 - chi ha qualche anno in più avrà sicuramente ricordo dei vecchi modem a 56 kbit/s e via discorrendo - è stata la capostipite che ha aperto la strada all'Internet veloce.

Si tratta di un tipo di connessione asimmetrica, ovvero dove le velocità di download e upload non sono legate da una proporzione 1:1. Questo significa che il valore fra le due velocità è diverso e tende a vantaggiare più quella di download che quella di upload. Se da un certo punto di vista la connessione asimmetrica è altamente vantaggiosa per il download dei file o per la navigazione sul Web, risulta particolarmente ostica per la trasmissione della "voce", ovvero della linea telefonica in VoIP, oppure per l'invio di file. 

Per la propagazione del segnale viene utilizzata la già presente linea telefonica e non sono previste quindi modifiche strutturali, permettendo così alle compagnie telefoniche di abbattere i costi di ammodernamento delle centraline. Questo è possibile anche perché, essendo l' ADSL indicata come la connessione dell'<ultimo miglio>, gli ISP debbono unicamente preoccuparsi di "tirare" il classico doppino di rame dal cabinet in strada alla utenza privata. 

La distanza fra il cabinet in strada e l'allaccio in casa è il nemico numero uno di questo tipo di connessione. Con l'etichetta ADSL si vanno ad indicare quindi tutte le connessioni asimmetriche caratterizzate da propagazione del segnale attraverso un cavo di rame e che prevedono una velocità di connessione che parte da un minimo di 640 kbit/s fino ad un massimo di 8 Mbit/s, al di sopra del quale troviamo altre tipologie di connessione alla rete: ovvero, ADSL2 dagli 8 fino ai 16 Mbit/s e ADSL2+ dai 16 fino ai 24 Mbit/s. 

Questa velocità - sempre asimmetrica - non è assolutamente costante. Come per tutte le tecnologie di connessione, basate su cavo di rame o su fibra ottica, la distanza, e più correttamente la distanza dall'armadio (o cabinet) alla propria utenza, funge da limite fisico alla velocità di propagazione del segnale.

Tanto più si è vicini al cabinet su strada, infatti, tanto più sarà possibile godere di una velocità pari (o quasi) a quella dichiarata dal proprio ISP. Di contro, una distanza di "appena" 5 Km dalla centralina, causerebbe un calo di velocità che riporterebbe la propria connessione ad un' ADSL classica da 640 kbit/s.

Questa variabilità di connessione è presente in tutti i tipi di connessione ad Internet ad eccezione della FTTH, ovvero della Fiber To The Home, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

VDSL e FTTH

Quando si vuole sfondare il muro dei 24 Mbit/s tipico dell' ADSL 2+, l'unica soluzione è quella di passare alla Fibra. Quando si parla di questa particolare tipologia di connessione che, lo ricordiamo, prevede l'utilizzo di cavi in materiali vetrosi o polimerici per la trasmissione dei dati, si va incontro allo stesso tipo di confusione che abbiamo visto con le "classiche" ADSL

Esiste una "sola" fibra? No. Quando si parla di una connessione in fibra ottica, si assume che il cavo in fibra viene portato fin dentro il proprio appartamento, vale a dire che il famoso "ultimo miglio" viene interamente coperto con un vero cavo in fibra. Chi ha la fortuna/possibilità di usufruire di questo particolare tipo di allaccio alla rete, si dice che usufruisce dell' FTTH - avevamo citato questo acronimo nel paragrafo precedente - che è una tecnica mediante la quale tutto, dalla centralina telefonica al cabinet (o armadio) in strada e poi fin su al proprio appartamento, viene cablato tramite cavi in fibra.

La FTTH rappresenta sicuramente il futuro delle connessioni ultraveloci, ma ha l'inconveniente di essere molto costosa. Questo perchè essa richiede che il cavo in fibra ottica arrivi direttamente nella propria abitazione. Quindi, implicitamente, il condominio dev'essere completamente cablato in fibra. Il tutto ha dei costi molto elevati e, soprattutto, comporta che tutte le volte in cui l' ISP sarà in grado di aumentare la disponibilità di banda, dovrà tornare in ogni condominio per aggiornare l'intera infrastruttura.

Per ovviare a questo limite fisico della FTTH, da qualche anno sta prendendo piede la connessione VDSL (Very-high-bit-rate Digital Subscriber Line) che altro non è che una "mezza fibra". Mezza perché il percorso, dal cabinet in strada (cablato in fibra) all'utente finale, è tramite doppino di rame classico. Questo tipo di connessione viene anche denominato FTTC oppure FTTS - ovvero, Fiber To The Cabinet oppure Fiber To The Street.

Quali sono i vantaggi di questo tipo di connessione? In primis c'è un vantaggio sia per l'azienda telefonica che per l'utente finale. Da una parte, infatti, l' ISP abbatte i costi di "tiraggio" del cavo in fibra dal cabinet ad ogni singola abitazione, dall'altra l'utente potrà godere della possibilità di veder aggiornare il proprio profilo (maggiore velocità di connessione) senza vedersi arrivare i tecnici in casa.

Questo perché l'azienda è in grado di operare queste variazioni direttamente a livello della strada (o del cabinet). Una volta capite le differenze fra FTTC(S) e FTTH, ci chiediamo: come fa la prima a garantire connessioni veloci - Telecom offre la 300 Mbit/s in FTTC - se si viaggia sul classico doppino di rame? Questo è possibile grazie al sistema di vectoring, una tecnologia che permette di ridurre a bassi livelli la dispersione e la diafonia fra cabinet ed utente finale, ed al DSLAM, ovvero l'apparato fisico che commuta il segnale su fibra (cabinet) nel classico segnale su doppino telefonico (casa).

Con i nuovi router il traffico dati e la voce passano tutti attraverso un unico apparato. Naturalmente con questa tecnologia ritorna lo spauracchio del "problema distanza"; l' FTTC conviene parecchio se si ha la certezza di essere molto vicini al cabinet su strada. Il motivo è che più ci si allontana dal cabinet e più la velocità del segnale diminuisce. Per darvi qualche numero in modo da capire la qualità/quantità della dispersione, diciamo che viene garantita una qualità del segnale di circa il 95% alla sorgente, che diminuisce a quasi il 50% a 500 metri dal cabinet, per poi arrivare ad una classica connessione ADSL2+ oltre i due chilometri di distanza. 

Quindi, se per una connessione teorica a 300 Mbit/s si ha la possibilità di viaggiare intorno ai 270/280 Mbit/s se si dista meno di 300 metri dal cabinet, questi arrivano a poco più di 100 Mbit/s se la propria abitazione dista mezzo chilometro dall'armadio ed a circa 24 Mbit/s quando si dista più o meno 2 chilometri. In quest'ultimo caso gli ISP sono obbligati per contratto ad offrire una ADSL2 o 2+ ed a non parlare più di VDSL.

Infine, per le modalità di allaccio alla rete con VDSL (FTTC) o Fibra (FTTH) è necessario disporre di un modem apposito, in quanto il modem per l' FTTC ha caratteristiche diverse da quello per l' FTTH. Quest'ultima fase è di estrema importanza sia quando si parla di "Fiber To The Cabinet" che di "Fiber To The Home", in quanto la prima presa di allaccio alla rete a cui verrà collegato il router diventerà la prima presa della casa.

Questo comporta che se, per qualsiasi motivo, si decidesse di spostare il modem in un'altra stanza e di collegarlo ad un'altra presa telefonica, non si avrà più la possibilità di usufruire dell'allaccio alla rete. Bisogna quindi fare particolare attenzione a quale presa viene scelta come allaccio,  in quanto il cambio della postazione comporta la richiesta di intervento dei tecnici appartenenti al proprio IPS.

Ed il traffico voce come si aggancia a queste due tipologie di accesso alla rete? Sia per la VDSL che per la Fibra è fondamentale sottolineare che il traffico voce - la classica linea telefonica - viaggia in VoIP e pertanto passa attraverso il modem che viene installato dal tecnico.

CONCLUSIONE

Come abbiamo visto, ADSL, VDSL e FTTH indicano delle tipologie di allaccio alla rete molto diverse. Ci si augura, con questo articolo, di avere chiarito le differenze chiave fra di loro, rendendo più facile l'individuazione dell'attrezzatura e della connessione migliori per la propria abitazione o il proprio ufficio.

"Per riuscire nella vita non è necessario essere un genio o possedere un grande talento. La cosa davvero importante è avere la motivazione giusta, che porta ad un costante impegno e ad una notevole perseveranza."          Shigenobu Nagamori