IL TEMPIO DI DURGA
Il Durga Mandir, o Tempio di Durga, è uno dei templi indù più importanti della città di Varanasi nello stato federato dell' Uttar Pradesh in India.
Presso la religione induista, Durga è una forma di Devi, ossia della Madre Divina (che assume anche molte altre forme, tra cui quelle di Kali, Lakshmi, Parvati e Saraswati).
È raffigurata come una donna che cavalca un leone, sebbene più raramente la si trovi raffigurata anche su una tigre, con numerose braccia le cui mani impugnano diversi tipi di armi e fanno dei mudrā (gesti simbolici eseguiti con la mano).
Questa forma della Madre Divina rappresenta anche, come quella di Parvati, una personificazione dell'energia creativa femminile (Shakti).
Secondo il racconto del Devi Mahatmyam del Mārkaṇḍeya Purāṇa, Durga, dea della seduzione e portatrice di pace, fu creata come dea guerriera per combattere e distruggere il demone Mahishasura, che aveva scatenato un regno di terrore sulla Terra e che aveva la caratteristica di non poter essere sconfitto da alcun uomo o essere celeste.
Dal momento che solo una donna avrebbe potuto ucciderlo, tutti gli dei (guidati da Brahma, Vishnu e Shiva) crearono un abbagliante raggio di energia dal quale nacque Durga.
Il suo corpo era dorato ed il suo aspetto di una bellezza accecante, con il viso ed i capelli modellati da Shiva, gli occhi da Agni, il naso e la bocca da Brahma, i seni da Chandra, il busto e le braccia da Indra, le natiche e le gambe da Varuna.
Ogni dio le diede anche la sua arma più potente: Shiva il tridente, Vishṇu il disco, Indra la folgore, e così via.
La parola Shakti, che significa "forza" ed "energia vitale", riflette l'aspetto guerriero della dea, incarnando un ruolo tradizionalmente maschile.
Lei però era anche molto bella e seducente e, proprio per questo, inizialmente Mahishasura tentò di corteggiarla al fine di sposarla.
Ma la dea non cedette alle sue lusinghe e, tenendo fede al compito assegnatole dagli altri dei, affrontò in un combattimento il terribile demone e lo uccise senza alcuna forma di pietà.
Da "Studi sull'Induismo" di ALGOTRAD - Riproduzione Riservata