DAI DIVI DEL CINEMA AGLI DEI DELL' INDUISMO
L'attuale difficile, e molto triste, condizione psicologica in cui versa Alain Delon, uno dei miti (con Fabio Testi e Robert Redford) della mia adolescenza e della mia giovinezza, mi offre una solida conferma della bontà della scelta che intrapresi quando, diventando adulto, abbandonai i vecchi punti di riferimento (i divi del cinema, appunto) per prediligerne di nuovi, rappresentati dalle divinità delle religioni politeiste.
Con il trascorrere del tempo mi resi conto, infatti, che i divi del cinema sono esseri umani come tutti noi e, proprio per questo, come tutti noi sono soggetti all'errore, al decadimento fisico e mentale ed alla morte.
Pertanto essi non possono essere considerati dei validi punti di riferimento per chi desidera andare oltre gli angusti confini della realtà strettamente fisica e materiale in cui siamo costretti a trascorrere la nostra vita terrena.
Chi aspira al superamento della propria condizione umana, molto misera e frustrante poiché, fra l'altro, limitata da un inizio (la nascita) e da una fine (la morte), deve necessariamente volgere lo sguardo molto più in alto, verso l' Olimpo degli Dei.
Un uomo-padre, ad esempio, può prendere come punto di riferimento Giove, mentre un uomo-guerriero può trovare la propria guida in Marte.
Analogamente, una donna-madre può ispirarsi a Giunone, mentre una donna-amante può trovare il proprio riferimento in Venere.
Una persona (uomo o donna) che, invece, aspira soprattutto alla conoscenza ed alla sapienza, può volgere il proprio sguardo verso Minerva.
Questo per quanto riguarda l'Occidente ed il Paganesimo Romano.
Guardando ad Oriente, chi è guidato dalla funzione psichica dell' affettività può fare riferimento a Vishnu ed alla sua moglie Lakshmi, le principali divinità dell' Induismo Devozionale.
Chi invece è guidato dalla funzione psichica della sessualità può trovare i propri riferimenti in Shiva e nella sua amante Shakti, i principali dei dell' Induismo Tantrico.
Chi infine è guidato dalla funzione psichica dell' intellettualità e pertanto aspira soprattutto alla conoscenza ed alla sapienza, come il sottoscritto, può trovare i propri maestri in Brahma e nella sua consorte Saraswati, le principali divinità dell' Induismo Metafisico.
OSSERVAZIONE 1 - Tra le principali divinità dell' Induismo non compare una entità simile a Marte, il potente dio della guerra nel Paganesimo.
Questo perché, come mezzo di elevazione spirituale finalizzata al superamento della condizione umana, l' Induismo ha scelto la via dell' Ascesi Contemplativa, al contrario del Paganesimo che invece ha privilegiato quella dell' Ascesi Guerriera.
OSSERVAZIONE 2 - Questo articolo è stato scritto quando Alain Delon era ancora in vita.
Da "Studi sull'Induismo" di ALGOTRAD - Riproduzione Riservata